domenica 20 settembre 2009

79 SHANNON DRAKE: L'inganno



Londra, fine XIX secolo
Alexandra Greyson, detta Ally, non ha mai desiderato essere un'eroina. Il suo sogno nel cassetto è diventare una grande scrittrice, non la protagonista di una favola. Eppure, quando viene rapita da un affascinante bandito di strada che sembra uscito dalle pagine di un romanzo, non può che soccombere alla passione. Non importa che sia promessa a un altro uomo, e nemmeno che abbia giurato a se stessa di non accettare mai un matrimonio combinato dai suoi genitori quando era ancora una bambina. Ma quando scopre che il suo scomodo fidanzato, Mark Farrow, Conte di Warren, e il bandito dei suoi sogni sono in realtà la stessa persona, deve scegliere se tuffarsi in un mondo di assassini e traditori senza alcuna protezione, o affidare la propria vita all'uomo che le ha mentito, ma che fa cantare il suo cuore
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A volte un po' meno complicato potrebbe essere molto più intrigante. Almeno così è come mi sento dopo aver letto questo scadente tentativo di thriller romantico tardo vittoriano.
Ally Grayson sta andando al Castello del padrino quando la sua carrozza viene fermata da un bandito. Lui le ruba un bacio. Lei gli dà una lezione. Dopo tutto, non ha ragione di credere che il criminale sia nei fatti uno scagnozzo impegnato in tecniche di indagini poco ortodosse. Nè lei sospetta di cosa egli presto capisce: stanno per incontrarsi di nuovo nella loro festa di fidanzamento.
Quando alla fine Ally arriva alla sua destinazione, viene a sapere che è stata fidanzata fin dalla nascita con Mark Farrow. Lei è sorpresa, ma accetta questa notizia protestando poco. Nè la lampante assenza del fidanzato la disturba troppo. E' troppo preoccupata da una serie di macabri omicidi e le tensioni sociali. Determinata a fare la sua parte per la Regina Vittoria e la Corona, in maniera anonima scrive una serie di articoli in cui difende la monarchia. Condivide anche le sue intuizioni sui crimini e le loro motivazioni. Le sue idee intrigano Mark Farrow e il suo team di investigatori.
Dopo vari incontri con Maek (sia lui stesso che il bandito), Ally indovina che cosa stia combinando, ma decide di non lasciare andare. Invece i due giocano insieme: lei sa che lui è il bandito, ma fa finta di nulla, lui sa che lei sa, ma dice di no. Questo gioco di poteri è uno dei pochi momenti divertenti del romanzo. L'inganno avrebbe probabilmente funzionato meglio se si fosse limitato a questo conflitto romantico piuttosto che filare complicate cospirazioni dal nulla.
Mark capisce finalmente che Ally si nasconde dietro la propria maschera giornalistica e preoccupazioni sui pericoli che la sua attività porta. Questo diventa un'altra fonte di conflitto per la coppia ma non è giocata con tanta arguzia. Al contrario, Mark diventa un po' pesante e tanto più quando si accorge che la misteriosa nascita di Ally può avere qualcosa a che fare con gli omicidi.
Questa svolta è stata la mia rovina finale, ma anche senza la trama mystery mi avrebbe fatta perdere. Da un lato gli indizi erano elargiti così generosamente che ero praticamente nauseata. D'altra parte, gli elementi cruciali sono stati trattenuti fino a molto tardi, privandomi della gioia di capire il crimine. Cosa c'è di più, non sono ancora chiare le motivazioni dietro gli omicidi. Erano i gesti di un folle killer? C'erano motivazioni politiche? Che fosse una miscela dei sue sembra ragionevole, ma allora perchè gli investigatori fanno tante storie? Infine, se il mistero dietro la nascita di Alexandra e il fidanzamento è un segreto così grande, perchè così tanti lo sanno?
L'unico modo per dare un senso a questa confusione è ricordare che L'inganno fa parte di una serie vagamente collegata. La Drake potrebbe utilizzare questo romanzo per legare la discussione con quelli precedenti? Se è così, ha solo creato ulteriori nodi e grovigli che ho intenzione di svelare poco. In ogni caso, molti dei personaggi citati qui, ovviamente, hanno le loro storie, o almeno così molti ricordi e allusioni che interrompono il flusso della storia vorrebbero farci credere. Questi romanzi possono valere la pena della lettura, ma purtroppo nè la pubblicità gratuita, nè la povera trama valgono altamente come affidabile raccomandazione.
Per quanto riguarda L'inganno ha altre riserve relative alla precisione storica e i personaggi, ma penso che il mio punto di vista sia emerso. Nonostante qualche momento buono, non vale i soldi o il tempo.
Mary Benn

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